Nel pensiero greco e più specificamente nella prospettiva di Aristotele ogni comunità politica è costituita in vista della realizzazione del sommo bene: la felicità. La parola ‘comunità’ (cum-munus) rimanda a una evidenza paradossale: essa sorge sul munus, un debito, un pegno, un dono da dare. Da ciò segue che in origine la comunità politica intercetta la mancanza del ‘proprio’.

Questa prospettiva subisce un ribaltamento con la giuridificazione. Il diritto, se da un lato interviene per garantirne la sopravvivenza, dall’altro la svuota del suo nucleo fondativo: la κoinonia.

‘Comunità codificate’ è uno spazio e un luogo di riflessione sull’individuo, la società postmoderna, il diritto, la politica.

Favorita Barra

Non vi è dubbio che il vecchio nomos stia venendo meno, e con esso un intero sistema di misure, di norme e di rapporti tramandati.
Non per questo tuttavia, ciò che è venturo è solo assenza di misura, ovvero un nulla ostile al nomos.

Carl Schmitt, Terra e mare.

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Brevi riflessioni sull’indeterminatezza dei diritti sociali

di Michele Zezza
In contrasto con alcune ricostruzioni dei diritti imperniate sull’idea di un “nucleo di certezza” integralmente sottratto alla disponibilità dell’intervento parlamentare e alla comparazione con altre esigenze sociali, i diritti del costituzionalismo contemporaneo si rivelano sempre più fragili ...

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