Manifesto //estratto//
Il disincanto verso le comunità codificate, verso i sistemi che catalogano e costringono l’uomo dentro definizioni paradossalmente chiuse, non deve essere fonte di prospettive nichilistiche. Siamo per una visione ulteriore, per l’oltre passamento, per lo strabordare di ogni limite imposto. Solo lì, al confine tra il detto e l’immaginato, esiste l’esistente, esiste il presente.
La rivista Fiori vivi pone al centro la natura ideale, ma non astratta, del sapere che oltrepassa confini e varca soglie.
Guardare al mondo e alla sua complessità da prospettive diverse è la sfida cui siamo chiamati dalla modernità.