Nel pensiero greco e più specificamente nella prospettiva di Aristotele ogni comunità politica è costituita in vista della realizzazione del sommo bene: la felicità. La parola ‘comunità’ (cum-munus) rimanda a una evidenza paradossale: essa sorge sul munus, un debito, un pegno, un dono da dare. Da ciò segue che in origine la comunità politica intercetta la mancanza del ‘proprio’.
Questa prospettiva subisce un ribaltamento con la giuridificazione. Il diritto, se da un lato interviene per garantirne la sopravvivenza, dall’altro la svuota del suo nucleo fondativo: la κoinonia.
‘Comunità codificate’ è uno spazio e un luogo di riflessione sull’individuo, la società postmoderna, il diritto, la politica.
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