“Il colore nascosto delle cose”: la storia di un Gioiello d’Arte

di Santa Loffredi

Gioielli d’Arte

Per me il Gioiello è la forma materica della poesia interiore che l’Orafo/Artista porta dentro di sé e cerca di esprimere al meglio: un vero e proprio fatto culturale, carico di ricerca, di significati e viaggi interiori; si parte sempre dalle infinite meraviglie della materia che la natura produce e l’uomo trasforma per poi arrivare all’espressione piena del proprio sentire. Usare diversi tipi di materiali e sperimentare tecniche di lavorazione sempre nuove mi permette di dare “forma” a ciò che sento, alle mie idee e alle mie emozioni, senza preoccuparmi delle richieste del mercato.

Non mi interessa la quantità di gioielli che creo o la frequenza con cui li realizzo, né il tempo impiegato per elaborare le mie creazioni. Ognuna di esse è unica e irripetibile.

Mi interessa solo sapere che chi sceglie di indossare qualcosa che creo, lo fa per condividere il mio modo di “vedere e sentire” il mondo, facendolo suo! Così nasce la magia di un “Gioiello d’Arte”.

“Il colore nascosto delle cose”

 “Il colore nascosto delle cose”: così si chiama il piccolo ciondolo in argento, che ho realizzato con la tecnica orafa della cera persa e che rappresenta semplicemente una farfalla … in realtà per un occhio attento ai dettagli c’è molto di più da scoprire! Un invito ad andare oltre alla realtà, come essa ci appare, a soffermarci sui particolari e ad apprezzare il “colore nascosto delle cose”, sull’esempio dei protagonisti dell’omonimo film di Silvio Soldini del 2017, per me, in questo caso, fonte di ispirazione (cfr. Il colore nascosto delle cose. Reg. Silvio Soldini. Att. Valeria Golino, Adriano Giannini. Videa. 2017).

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Se si presta attenzione alla mia piccola opera, non si può fare a meno di notare in basso un bruco nel suo bozzolo, tutto rannicchiato dentro se stesso, in attesa che il tempo sia maturo per aprirsi e trasformarsi in farfalla. Non si pensa mai che rompere il bozzolo implichi, per il bruco, uno sforzo enorme, soprattutto dal punto di vista muscolare. Tuttavia sarà proprio tale sforzo a rendere forti e adatte al volo le ali della futura farfalla. Se si intervenisse dall’esterno in questo “processo di trasformazione e cambiamento”, per facilitare la rottura del bozzolo senza aspettare che la maturazione sia portata a compimento, anziché aiutare la farfalla, la renderemmo incapace di volare, e, quindi, di affrontare la Vita e di mettersi alla ricerca dell’armonia e della felicità …  Solo una farfalla che abbia sperimentato la sua resistenza, la sua forza, la sua determinazione, in altre parole che abbia combattuto da bruco per rompere il bozzolo e dare avvio al cambiamento, potrà essere libera del e nel suo volo, fino ad andare incontro agli ostacoli e a danneggiare addirittura le sue ali, se lo vorrà. Amare una creatura non vuol dire sostituirsi a lei, o aiutarla di continuo, bensì regalarle opportunità. Se pensiamo in particolare alle donne, dovremmo parlare di “pari opportunità” in questo senso: ad ognuna di noi dovrebbero essere dati gli strumenti per tirare fuori tutti i colori che ha dentro ed essere orgogliosa, al termine della metamorfosi, del suo volo.

Il corpicino della neo-farfalla è minuto e le sue ali ancora non si sono dispiegate completamente, come si può osservare nel gioiello: l’ala destra non è del tutto distesa, ma piegata e attaccata ancora ai fili del bozzolo appena schiuso, che ne impediscono l’ultimo sforzo per distendersi totalmente e librarsi nel suo volo, ora libero e felice.

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Le ali hanno dei fori, mentre in natura, vi sono macchie di colori: i fori mi hanno permesso di creare giochi di luce e di ombra e di riflettere così, nel metallo argenteo, i colori dell’arcobaleno. Qualcuno di voi si chiederà perché non abbia smaltato di tanti colori le ali della farfalla, dal momento che ho parlato di “colore”…..Beh, la sfida con il lettore/osservatore è proprio questa: lasciare che ci sia solo il Buio del Bozzolo e poi la Luce del Volo in questo mio piccolo oggetto…..Ognuno di voi potrà immaginare di colorare la propria farfalla scoprendo, appunto, “il colore nascosto delle cose” ed arrivando a sentirsi uno di quei “fiori vivi” di cui il mondo ha tanto bisogno!!!

Santa Loffredi è un’artista, scultrice ed orafa, che vive e lavora in Umbria. Ha iniziato la sua attività come restauratrice e decoratrice del mobile antico negli anni Novanta per poi proseguire il suo percorso artistico nell’arte ceramica, in particolare nella ceramica raku. Nel 2013 è approdata al mondo dei metalli, affinando la propria tecnica presso la Scuola OTP “Officine dei Talenti Preziosi” di Roma. Fra le varie esposizioni cui ha partecipato nel corso degli ultimi anni vale la pena menzionare il Palakiss di Vicenza Oro del 2013 e nel 2015 all’Art Shopping del Louvre di Parigi e ad Alta Roma in Town in via Margutta. Ha esposto le sue opere in diverse gallerie d’arte, fra le quali la Galleria Area Contesa Arte di via Margutta a Roma.

Sito web: slgioiellidarte.it

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